“Cominciava sempre a scolpirle dal volto per guardarle fin da subito negli occhi”.
Antonio Canova (Possagno, 1757 / Venezia, 1822) è ritenuto il massimo esponente del Neoclassicismo in scultura e soprannominato per questo «il nuovo Fidia».
Intimamente vicino alle teorie neoclassiche di Winckelmann e Mengs, Canova ebbe prestigiosi committenti, dagli Asburgo ai Borbone, dalla corte pontificia a Napoleone, sino ad arrivare alla nobiltà veneta, romana e russa. Tra le sue opere più note si ricordano Amore e Psiche, Adone e Venere, Ebe, Le tre Grazie, Paolina Borghese, Ercole e Lica e la Venere Italica.
A duecento anni dalla morte del Canova, Vittorio Sgarbi celebra la vita di un artista moderno ripercorrendone le opere attuali per poetica e risultati estetici. Accendendo dialoghi impossibili con alcuni artisti coevi, e non, è ricostruito un periodo cruciale della storia dell’arte e della società che fu. Canova è vivo perché le sue opere continuano a vivificare il nostro presente con la loro esistenza che possiamo ammirare dal vivo alla Gypsotheca di Possagno, ai Musei Vaticani e alla Galleria Borghese, al Louvre, all’Hermitage e in numerosi musei del mondo, alcune di queste opere sono qui riunite per una serata immaginaria, uno spettacolo da non perdere per ripartire curiosi a visitare con occhi nuovi i musei e le loro collezioni.
Di e con: Vittorio Sgarbi
Pianoforte: Carlo Bergamasco
Violino: Marcello Corvino
Durata: 2h
BIGLIETTI –> Acquista Online
- intero € 20,00
- ridotto € 15,00 (under 18 – over 65 – gruppi di almeno 10 persone )
- tariffa scuole € 10 (gruppo di almeno 7 studenti under 19 con prenotazione di un docente e acquistabile solo in cassa)